“Cosa mi sta succedendo?” La storia di Marco e la disfunzione erettile
Marco ha 39 anni. Lavora tanto, ha una relazione stabile, una vita piena di impegni e affetti. Eppure, da qualche tempo, qualcosa è cambiato.
“È iniziato tutto in modo strano: una sera non sono riuscito ad avere un’erezione. Ho pensato fosse lo stress. Poi è successo di nuovo. E poi ancora. A quel punto ho iniziato a evitarla, senza spiegazioni.”
Parlare di disfunzione erettile per Marco è stato difficile. Come per molti uomini, il primo istinto è stato quello di chiudersi, minimizzare, cercare soluzioni rapide. Ma più ci pensava, più la tensione aumentava. E con essa, il disagio.
“Non mi sentivo più io. Come se qualcosa si fosse rotto, e non solo nel corpo.”
Quando il corpo parla, ma non viene ascoltato
Nella mia esperienza, difficoltà come quella di Marco non sono rare. Spesso gli esami medici risultano perfetti, ma il problema persiste. Perché, in molti casi, la disfunzione erettile ha radici emotive o relazionali:
ansia da prestazione;
aspettative interiorizzate;
vissuti di vergogna o insicurezza;
difficoltà di comunicazione nella coppia.
Il corpo, in questi casi, diventa un messaggero. Ma se non lo ascoltiamo, finisce per gridare più forte.
Un percorso, non una formula magica
Con Marco abbiamo costruito un percorso graduale. Nessuna forzatura, nessun giudizio. Solo ascolto, strumenti pratici e un lavoro mirato su pensieri e paure.
Come sessuologa, utilizzo tecniche specifiche — come la terapia mansionale — che permettono di affrontare il problema in modo concreto, ma sempre rispettando il ritmo e la storia della persona.
Dopo qualche settimana, Marco ha iniziato a raccontarsi in modo diverso:
“Non è che tutto sia sparito, ma ho meno paura. Ho smesso di lottare contro di me. E riesco a vivere quei momenti con più leggerezza.”
Non sei solo
La disfunzione erettile non definisce il valore di una persona, né la qualità di una relazione. Ma può diventare un’occasione per conoscersi meglio, per liberarsi da pesi invisibili, per recuperare un’intimità più autentica.
Ricevo in studio e online, in uno spazio sicuro e accogliente, dove è possibile parlare apertamente, senza vergogna.
Se senti che è il momento di affrontare ciò che ti blocca, possiamo farlo insieme.