Eiaculazione precoce: capire il problema e affrontarlo
La storia di Andrea
Andrea ha 34 anni e da cinque è in una relazione stabile con Chiara.
Da circa due anni, durante i rapporti sessuali, raggiunge l’eiaculazione molto rapidamente, spesso entro pochi secondi o minuti dalla penetrazione. All’inizio era un episodio saltuario. Ora accade quasi sempre.
Andrea racconta che il pensiero di “durare poco” inizia già prima dell’atto. Quando si avvicina l’intimità, sente una tensione crescente: il cuore accelera, i muscoli si irrigidiscono, il respiro diventa superficiale.
Appena inizia la stimolazione, fatica a controllare l’eccitazione e, nel tentativo di “resistere”, finisce per concentrarsi solo su quello… fino a perdere comunque il controllo.
Come si sente un uomo che vive l’eiaculazione precoce
Chi la sperimenta spesso riporta:
ansia prima e durante il rapporto;
paura di deludere il/la partner;
perdita di piacere perché la mente è impegnata a “trattenere”;
senso di frustrazione e calo dell’autostima sessuale;
riduzione della frequenza dei rapporti per evitare l’imbarazzo.
Nel caso di Andrea, la conseguenza più pesante non era solo “arrivare presto”, ma il distacco emotivo che si era creato con Chiara. Ha iniziato a evitare contatti fisici che potessero portare a un rapporto, ha ridotto i momenti di intimità e, col tempo, il desiderio di entrambi è calato.
Come reagisce la coppia
Per Chiara, il problema non era tanto la durata, quanto la sensazione che Andrea si chiudesse e non volesse condividere quello che stava vivendo. Questo silenzio ha creato incomprensioni: lei ha iniziato a pensare di non piacergli più, lui temeva che lei si stesse stancando della situazione.
In molte coppie, l’eiaculazione precoce non trattata porta a:
calo della soddisfazione sessuale reciproca;
riduzione della complicità;
tensioni e litigi;
progressiva distanza emotiva.
Il lavoro in seduta
Quando Andrea ha deciso di chiedere aiuto, il primo passo è stato parlare apertamente del problema, senza minimizzare né colpevolizzarsi.
In seduta, abbiamo analizzato:
quando e come si manifesta l’eiaculazione precoce;
pensieri e sensazioni fisiche che la precedono;
episodi passati che hanno rinforzato l’ansia da prestazione;
come la situazione stava influenzando la relazione.
Il percorso ha incluso:
tecniche di consapevolezza corporea e gestione dell’ansia;
esercizi graduali per aumentare il controllo e la percezione delle sensazioni;
momenti di intimità senza la pressione del rapporto penetrativo;
coinvolgimento della partner per ricostruire complicità e fiducia.
Cosa sapere se vivi una situazione simile
L’eiaculazione precoce è più frequente di quanto si pensi e può avere cause diverse: psicologiche, relazionali, fisiche o una combinazione di queste. Non è un “difetto di fabbrica” e non significa che la vita sessuale sia compromessa per sempre.
Chiedere aiuto permette di affrontare il problema con un approccio mirato, riducendo ansia e frustrazione e restituendo piacere e sicurezza nella coppia.
Ricevo in studio e online, in un contesto sicuro e riservato, dove parlare di sessualità è possibile senza imbarazzi e senza giudizio.
Perché l’intimità non si misura in minuti, ma nella qualità di ciò che si condivide.
Domande frequenti sull’eiaculazione precoce
1. Cos’è l’eiaculazione precoce?
È una disfunzione sessuale maschile caratterizzata dal raggiungimento dell’orgasmo e dell’eiaculazione prima o poco dopo l’inizio del rapporto, senza che la persona lo desideri. Può avvenire entro 1-2 minuti dalla penetrazione o anche solo con stimolazione minima.
2. Quali sono le cause dell’eiaculazione precoce?
Le cause possono essere:
Psicologiche: ansia da prestazione, stress, conflitti relazionali, esperienze sessuali passate.
Fisiche: ipersensibilità del glande, disturbi ormonali, infiammazioni.
Miste: combinazione di fattori emotivi e fisiologici.
3. L’eiaculazione precoce può peggiorare con il tempo?
Se non affrontata, può alimentare ansia e tensioni di coppia, aumentando la frequenza degli episodi. Non sempre peggiora, ma tende a mantenersi se si evita il problema.
4. Come si cura l’eiaculazione precoce?
Il trattamento può includere:
Terapia sessuale e psicoterapia per ridurre ansia e aumentare il controllo;
Tecniche di consapevolezza corporea e gestione dell’eccitazione;
In alcuni casi, supporto medico o farmacologico.
5. È possibile affrontarla senza coinvolgere la partner?
Sì, ma nella maggior parte dei casi il coinvolgimento della partner accelera e consolida i miglioramenti, riducendo incomprensioni e migliorando la complicità.
6. Quanto tempo serve per vedere miglioramenti?
Dipende dalla persona e dalla complessità del problema. Alcuni notano cambiamenti dopo poche settimane, altri richiedono più tempo. La costanza e la collaborazione in coppia sono elementi chiave.